Con il termine gnatologia, e nello specifico gnatologia neuromuscolare, si intende quel ramo dell’odontoiatria che tratta i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, dei muscoli del viso e del collo – con una particolare attenzione a quelli coinvolti nella masticazione e nella fonazione – e dei fenomeni di cefalea derivanti da una cattiva occlusione dentale.
Partiamo proprio da qui, ovvero da una cattiva o parziale chiusura della bocca a causa del disallineamento (congenito o indotto da fattori esterni) dell’arcata dentale superiore con quella inferiore.
Gli studi sulla gnatologia indicano che tale disturbo è al tempo stesso causa e sintomo; causa di disordini cranio-cervico-mandibolari, e al contempo sintomo di una serie di fattori predisponenti.
Tra questi annoveriamo:
Il bruxismo è una delle manifestazioni più comuni di tale sintomatologia: molte persone – purtroppo molte più di quelle che si sottopongono ad adeguate terapie – digrignano infatti i denti nel sonno senza nemmeno rendersene conto.
Ciò causa – o acuisce – in loro problematiche come profonde cefalee, problemi di masticazione, e soprattutto una serie di stati dolorosi che coinvolgono mascella, mandibola e tutto l’apparato neurologico e muscolare interessato dal cavo orale. Le condizioni infiammatorie che determinano questi dolori sono talmente forti che arrivano a spingersi fino ai muscoli del collo, coinvolgendoli soprattutto al livello della cervicale, ma a volte sconfinando fino alla schiena.
Non sono infrequenti inoltre casi di acufene e di difficoltà nella fonazione.La gnatologia si occupa proprio di determinare le cause specifiche di questi disturbi e di intervenire per minimizzarli o eliminarli.
Spesso le ragioni di tali patologie risiedono in un non corretto funzionamento dell’articolazione mandibola-cranio: infatti è questa a causare forti dolori, e soprattutto il disallineamento delle due arcate e i susseguenti fenomeni di cattiva occlusione.
In questo gioco di scatole cinesi, fra cause ed effetti che sembrano scambiarsi i ruoli in continuazione, lo specialista in gnatologia deve intervenire con una duplice operazione.
In primis, individuare la causa specifica della patologia; in seconda istanza definire le terapie più adatte per il recupero di una perfetta funzionalità del cavo orale.Generalmente, lo specialista in gnatologia può intervenire sia a livello chirurgico, per modificare alcuni difetti congeniti (ad esempio denti del giudizio occlusi o affollamento dei denti in una medesima zona), sia a livello terapeutico-posturale, ad esempio prescrivendo al paziente dei bite per attutire il bruxismo notturno.
Inoltre, se sono stati individuati dei comportamenti viziosi che possono aver dato origine al problema, o quantomeno averlo intensificato, lo specialista suggerirà le opportune correzioni.
Ad esempio: